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DNA

Leggete attentamente

 

Un gruppo di ricercatori ha scoperto che l’acqua di ogni singola pozza di Lourdes,

il famoso santuario sui Pirenei, ha una sua particolare frequenza o vibrazione a livello molecolare.

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E che le persone guariscono quando questa frequenza entra in risonanza con la loro vibrazione di base.

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Le frequenze erano state ” tradotte ” poi in fotoni, quindi in luce, e le varie pozze catalogate come luce bianca, luce indaco, etc.

 

I miracolati erano quelli sintonizzati esattamente su tali frequenze, su quel tipo di luce; tutti gli altri che erano, per così dire, in dissonanza, non guarivano.

 

Hanno successivamente sperimentato che il suono di un violino vicino a della polvere di silicio sparsa su una lastra di granito, faceva si che ad ogni nota o accordo si formavano  figure geometriche precise.
 

Ad esempio, una certa frequenza crea un rombo perfetto, un altro accordo un quadrato, e così via, fino ad arrivare a forme molto complesse, un pò come le onde in uno stagno quando si intersecano.

 

Ma se ad ogni suono corrisponde una forma, allora ogni forma ha un suo suono!
Così con l’aiuto di radiotelescopi, hanno ” tradotto ” la luce dei pianeti in suoni e quindi composto una sorta di sinfonia della via Lattea  suonata successivamente al pianoforte.

 

Ora, oltre a constatare quanto possano essere mizzi certi ricercatori, viene da chiedersi

in che modo queste leggi della fisica agiscano sulla vita dei singoli essere umani.

Ad esempio su di me. O su di te.

 

E si scopre che l’idea non è poi così nuova (2) : cioè percepiamo le particelle che vibrano ad una certa frequenza come suono; se la vibrazione di base cambia diventano per noi visibili (luce) e se cambia ancora le percepiamo come solide (materia)

 

Ne consegue che poichè siamo ” fatti di materia “, anche noi emettiamo una vibrazione di fondo, un suono e ci possiamo manifestare come luce ….

Ti sembra fantascienza?

Eppure i santi vengono dipinti da sempre con l’aureola …
E perchè quando ti arrabbi sei scuro (3) in viso

e quando sei felice hai una luce negli occhi ?
 

Sapevi che la fisica quantistica ha dimostrato che la materia di fatto non esiste …?

Se non è fantascienza, allora deve essere saggezza, perchè il primo a parlare di queste cose è stato un uomo nato circa 2500 anni fa in un piccolo regno alle pendici dell’Himalaya.
E diceva che luce, suono, fotoni, onde, pensieri e forme non sono che aspetti della stessa (ir)realtà.

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Mettiti comodo, così inizia la nostra storia … 

 

Note

1.        Namastè: il divino che è in me si inchina al divino che è in te
2.     Prima fu il verbo (suono), poi fu la luce, poi tutto il resto (materia) … (Genesi)
3.    Da qui in poi in uso il maschile convenzionale per rivolgersi a  uomini e donne

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Il primo esperimento descritto è opera del Dr.Vladimir Poponin, un biologo quantistico. Inzialmente venne svuotato un contenitore (cioè al suo interno venne creato il vuoto), e quindi l’unica cosa rimasta erano i fotoni (particelle di luce). Si misurò la distribuzione (cioè la posizione) dei fotoni e si trovò che questi erano disposti in modo completamente casuale tutto all’interno del contenitore. E tale risultato era conforme con quanto ci si aspettava, ovvero conforme al Secondo principio della termodinamica (entropico). Poi venne inserito del dna all’interno del recipiente e si rieffettuò la misura della distribuzione (posizione) dei fotoni. 

Questa volta i fotoni erano schierati in modo ordinato e allienati con il dna. In altre parole, il dna, fisico, produceva un effetto sui fotoni, non fisici. Dopo di questo, il dna venne rimosso dal contenitore, e si ricalcolò la distribuzione dei fotoni. I fotoni romasero ordinati e allineati ladove era stato inserito il dna. A cosa sono connesse le particelle di luce?…e qui entra in gioco, in modo molto implicito, il principio di non-località.

La spiegazione di questo fenomeno dice che evidentemente il dna stesso ha prodotto nel “vuoto” un modello di disturbo, uno specifico modello vibratorio. Da qui nasce la teoria dei campi morfogenetici, cioè ogni essere umano e vivente, lascia una traccia invisibile della propria esistenza. Il dna ha una sorta di legame e sembra quindi comunicare con il “vuoto”. La cosa più sorprendente è che tutti i risultati indicano che rispetto alla comunicazione il dna non è soggetto a nessuna limitazione. L’ipercomunicazione del dna non sembra servire ad uno scopo preciso e circoscritto, ma costituisce un’interfaccia con una rete aperta, una rete di coscienza o di vita! Proprio come internet il dna può immettere i propri dati in questa rete,in questo campo, e richiamare dati da questa rete o entrare in contatto con altri utenti della rete.

L’IPERCOMUNICAZIONE o COSCIENZA DI GRUPPO

Questo spiega perchè se leviamo l’ape regina dal suo alveare, le api operaie continuano a lavorare duramente secondo dei precisi schemi, ma una volta uccisa l’ape regina, anche a chilometri e chilometri di distanza, le api operaie all’improvviso perdono l’orientamento e, ad una ad una, cominciano inesorabilmente a morire. Ma potrebbe spiegare anche perchè quando una tartarughina nasce,uscendo dalla sabbia per la prima volta, sà già che dovrà raggiungere il mare. Oppure potrebbe spiegare facilmente il perchè quando pensi ad una persona, questa, o la incontri o ti chiama … oppure entrare in una casa ed avvertire una strana sensazione … sentirsi osservati … etc.
Ad oggi al contrario di quanto si pensi conosciamo molto poco sul dna, circa il 5%, ovvero la parte legata al corredo genetico. Il restante 95% circa viene definito dna non sense o muto, proprio perchè non si conosce ancora con precisione la sua funzione. Tutti gli esperimenti scientifici sembrano però supportare la teoria legata ai campi morfogenetici. In pratica per fare un esempio è come se la coscienza universale o luce di fondo o l’energia di base che unisce tutto il conosciuto, si condensasse in materia fisica tramite il dna ed una volta finito il ciclo vitale torni ad essere luce. Per fare un esempio che renda l’idea è come la luce che passando attraverso il prisma diventa multicolore. La luce è l’energia di fondo quella che si è originata dal big bang e che si è evoluta verso l’infinito diventando cosciente di sè, il prisma è il dna e i colori sono la materia organica che conosciamo … risulta logico che se dovessimo levare il prisma rimarrebbe solo la luce …

Il secondo esperimento è stato fatto dall’Istituto Heart Math, e la relazione in merito è intitolata “Effetti locali e non locali delle frequenze coerenti di Heart sui cambiamenti di struttura del dna”.

Del dna preso da placenta umana (la forma più originaria e intatta di dna) fu inserito in un recipiente con cui era possibile effettuare le misurazioni dei suoi cambiamenti. Si diedero 28 boccette di questo dna (una per ciascuno) a 28 ricercatori addestrati. A ciascuno di questi era stato spiegato come generare e sentire le emozioni, e ciascuno di loro provò forti emozioni.
Quello che si scoprì è che il dna cambiò la sua forma in base ai sentimenti dei ricercatori.
1. Quando i ricercatori provavano gratitudine amore e apprezzamento, il dna rispondeva allentandosi e i filamenti si srotolavano. La lunghezza del dna aumentava.
2. Quando i ricercatori provavano rabbia, paura, frustrazione o stress, il dna rispondeva restringendosi. Diveniva più corto, e si interrompevano diversi codici del dna! 

Se ti sei mai sentito abbattutto da emozioni negative, ora sai che anche il tuo corpo faceva altrettanto. L’abbattimento dei codici del dna fu invertito e i codici furono inseriti nuovamente quando sentimenti di amore, gioia, gratitudine e apprezzamento furono provati dai soggetti. A questo esperiemento seguì più tardi un test sulle persone HIV positive. Scoprirono che i sentimenti di amore, gratitudine e apprezzamento creava 300.000 volte la resistenza che avevano in mancanza di questi stessi sentimenti. Quindi ecco la risposta a che cosa può aiutarci a stare meglio, indipendentemente da quanto siano orribili il virus o i batteri che ci circondano: rimanere in uno stato di gioia, amore, gratitudine e apprezzamento! 

Questi cambimenti emotivi accadevano al di là degli effetti elettromagnetici. Gli individui che avevano imparato a sentire amore profondo furono in grado di cambiare la forma del proprio dna.
Gregg Braden afferma che questo illustra una nuova riconosciuta forma di energia che connette tutto il creato. Questa energia si presenta come una rete (o campo) strettamente intessuta che connette tutta la materia. Fondamentalmente, siamo in grado di influnzare questa rete della creazione tramite le nostre vibrazioni.
Il dna conosciuto esiste sotto forma di geni che decodificano proteine e rappresentano solo il 10% … ed il restante 90% che ruolo svolge?
La scienza ancora non lo sà e definisce questa parte del dna: non sense o muto come abbiamo visto in precedenza. Ma sarà “muto” realmente?
Secondo gli ultimi studi, quindi, il dna non serve solo a produrre proteine nella cellula e quindi a strutturare l’organismo. I dati suggeriscono che esistono sorte di cunicoli spazio temporali magnetici (ampiamente dimostrati in esperimenti sulle particelle di materia come anche il teletrasporto quantistico) che si fissano su sequenze di questa potente biomolecola fungendo da canali di comunicazione.
Si giunge così ad un modo del tutto nuovo di considerare le cose, in cui concetti come coscienza e percezione hanno accesso alla fisica. I campi magnetici dei cunicoli spazio temporali, attaccati a fogli spazio temporali che contengono la biomateria comune, sono buoni candidati per la spiegazione fisica della percezione. Il magnetismo dei cunicoli spazio temporali potrebbe addirittura essere considerato la quintessenza dei sistemi viventi.
Questo significa che la scienza è sul punto di dimostrare il rapporto tra gravitazione e coscienza, come due poli opposti.
In pratica siamo in procinto di dimostrare come il cosmo sia infarcito fino al midollo di forze coscienti e non certo più un meccanismo determinato o ad orologeria. Deteniamo il potere sui nostri geni …

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Il dna umano è un internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la chiaroveggenza, l’intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l’auto-guarigione, le tecniche di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone, l’influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. Inoltre, ci sono segni di un tipo di medicina completamente nuova nella quale il dna può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenza senza sezionare e rimpiazzare geni individuali.
Solo il 10% del nostro dna viene utilizzato per costruire le proteine. Questo subcomplesso di dna è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L’altro 90% è considerato “dna rottame”. Tuttavia, i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida, hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un’esplorazione di quel 90% di “dna rottame”.
I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, il nostro dna non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di informazioni e per la comunicazione. 

I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base. Hanno scoperto che gli alcalini del nostro dna seguono una grammatica regolare e hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro dna inerente.
Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno esplorato il comportamento vibratorio del dna. La linea finale è stata: “I cromosomi vivi funzionano come computer “solitonici/olografici” usando la radiazione laser del dna endogeno”. Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del dna e, in questo modo, l’informazione genetica stessa. Siccome la struttura base delle coppie alcaline del dna e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria nessuna decodificazione del dna.

Uno semplicemente può usare parole e orazioni del linguaggio umano! Questo è stato anche provato sperimentalmente.
La sostanza del dna vivente (in tessuto vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi laser del linguaggio modulato e anche alle onde radio, se si utilizzano le frequenze appropriate. Infine questo spiega scientificamente perchè le affermazioni, l’educazione autogena, l’ipnosi e cose simili possono avere forti effetti sugli umani e i loro corpi. E’ del tutto normale e naturale che il nostro dna reagisca al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali ritagliano geni individuali dei filamenti del dna e li inseriscono in un altro posto, i russi hanno lavorato con entusiasmo con dispositivi che possono influenzare il metabolismo cellulare con le frequenze modulate di radio e di luce per riparare difetti genetici.
Per esempio il gruppo di ricercatori di Garjajeva ha avuto successo nel provare che con questo metodo si possono riparare i cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono anche riusciti a catturare modelli di informazione di un dna specifico e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando così le cellule su un altro genoma. In quel modo, hanno trasformato con successo, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo i modelli di informazione del dna!
In quel modo, l’informazione completa è stata trasmessa senza nessuna delle disarmonie o effetti collaterali che si manifestano quando si fa l’ablazione e si reintroducono geni individuali del dna!
Questo rappresenta una rivoluzione e sensazione incredibili, che trasformerà il mondo! Tutto ciò applicando semplicemente la vibrazione e il linguaggio al posto dell’arcaico processo d’ablazione!
Questo esperimento punta all’immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha più influenza, sulla formazione degli organismi, che i processi biochimici delle sequenze alcaline. 

I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente.
Certamente la frequenza deve essere quella corretta e a questo si deve il fatto che non tutti hanno lo stesso risultato o possano farlo sempre con la stessa forza.
La persona deve lavorare con i processi interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il dna. I ricercatori russi lavorano con un metodo che non dipende da questi fattori, però funziona sempre, sempre e quando venga usata la giusta frequenza.
Però, quanto più è sviluppata la coscienza individuale, meno c’è la necessità di qualsiasi tipo di dispositivo! Si possono ottenere quei risultati da se stessi e la scienza finalmente smetterà di ridere di tali idee e potrà spiegarne e confermarne i risultati. E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno anche scoperto che il nostro dna può causare modelli di perturbazione nel vuoto, producendo così “cunicoli” magnetizzati!
I “piccoli buchi” sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati ponti Einstein-Rosen nella vicinanza dei buchi neri (lasciati da stelle consumate).
Questi sono dei tunnel di connessione, fra aree completamente differenti dell’universo, attraverso i quali si può trasmettere l’informazione fuori dallo spazio e dal tempo. Il dna attira quei frammenti di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di ipercomunicazione è più efficace in stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e l’intelletto iperattivo impediscono il successo dell’ipercomunicazione o ne distorcono completamente l’informazione rendendola inutile. In natura, l’ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita strutturato in “organizzazioni stato” di insetti lo prova drammaticamente. L’uomo moderno lo conosce solo ad un livello molto più sottile come “intuizione”. Però anche noi possiamo recuperarne a pieno l’uso. 

Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia, se si uccide la regina, nella colonia tutto il lavoro si ferma.
Nessuna formica sa cosa fare. Apparentemente, la regina invia i “piani di costruzione” anche da molto lontano per mezzo della coscienza di gruppo dei suoi sudditi. Può stare lontana quanto vuole, fintanto che sia viva.
Nell’uomo l’ipercomunicazione si attiva quando uno improvvisamente riesce ad avere accesso ad un’informazione che è fuori dalla propria base di conoscenze.
A quel punto questa ipercomunicazione viene sperimentata e catalogata come un’ispirazione o intuizione. Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una notte sognò che il diavolo si sedeva vicino al suo letto suonando il violino. La mattina seguente, Tartini potè trascrivere il brano a memoria con esattezza e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo.
Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione nella quale era connesso ad una specie di cd-rom di conoscenza. Gli veniva trasmessa conoscenza verificabile da tutti i campi immaginabili e alla mattina poteva ricordare. Era tale la valanga di informazioni che sembrava che di notte gli trasmettessero tutta una enciclopedia. La maggior parte delle informazioni era fuori dalla sua base di conoscenze personali e arrivava a dettagli tecnici di cui lui non sapeva assolutamente niente. 

Quando avviene l’ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel dna, così come nell’essere umano. Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di dna con luce laser. Nello schermo si è formato un modello di onde tipico. Quando hanno ritirato il campione di dna, i modelli di onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti esperimenti di controllo hanno dimostrato che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente è rimasto di per se stesso. Questo effetto ora si denomina effetto del dna fantasma.
Si presume che l’energia dello spazio esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il dna, fluisca ancora attraverso i “cunicoli”. La maggior parte delle volte gli effetti secondari che si incontrano nell’ipercomunicazione, anche degli esseri umani, sono campi elettromagnetici inspiegabili nelle vicinanze della persona implicata. In presenza dei quali i dispositivi elettronici, come attrezzature per cd e altri simili, possono essere alterati e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve lentamente, le attrezzature funzionano ancora normalmente. Molti curatori e psichici conoscono questo effetto dovuto al loro lavoro. Più si migliorano l’atmosfera e l’energia dell’ambiente più frustante è che in quel preciso istante l’attrezzatura di registrazione smette di funzionare e di registrare. Il riaccendere e spegnere dopo la sessione non ne ristabilisce ancora la funzionalità totale che però il giorno dopo ritorna alla normalità. Chissà forse leggere ciò risulta tranquillizzante per molti, in quanto non ha niente a che vedere con l’essere tecnicamente incapaci, ma significa semplicemente che sono abili per l’ipercomunicazione. 

Gli scienziati russi hanno irradiato diversi campioni di dna con dei raggi laser e su uno schermo si è formata una tipica trama di onde che, una volta rimosso il campione, rimaneva sullo schermo. Allo stesso modo si suppone che l’energia al di fuori dello spazio e del tempo continua a passare attraverso gli tunnel spaziali attivati anche dopo la rimozione del dna. Gli effetti collaterali più frequenti nell’ipercomunicazione sono dei campi magnetici vicini alle persone coinvolte. Gli apparecchi elettronici possono subire delle interferenze e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve, l’apparecchio ricomincia a funzionare normalmente. Molti operatori spirituali conoscono bene questo effetto.
Grazyna Gosar and Franz Bludorf nel loro libro Vernetzte Intelligenz spiegano queste connessioni in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, e quindi avrebbero agito come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia, avrebbero abbandonato e dimenticato quasi completamente l’ipercomunicazione.
Ora che la nostra coscienza individuale è abbastanza stabile, possiamo creare una nuova forma di coscienza di gruppo. Così come usiamo internet, il nostro dna è in grado di immettere dati nella rete, scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse.
In questo modo si possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza. 

Senza un’individualità distinta la coscienza collettiva non può essere usata per un periodo prolungato, altrimenti si ritornerebbe a uno stato primitivo di istinti primordiali.
L’ipercomunicazione nel nuovo millennio significa una cosa ben diversa.
I ricercatori pensano che, se gli uomini con piena individualità formassero una coscienza collettiva, avrebbero la capacità di creare, cambiare e plasmare le cose sulla terra, come fossero Dio! E l’umanità si sta avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza collettiva.
Il tempo atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l’impresa potrebbe riuscire dalla coscienza di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù indigene). Il tempo viene fortemente influenzato dalla frequenza risonante della terra (frequenza di Schumann). Ma queste stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello, e quando molte persone si sincronizzano su di esse, o quando alcuni individui concentrano i loro pensieri come un laser, non sorprende affatto che possano influenzare il tempo. Una civiltà moderna che sviluppa questo tipo di coscienza non avrebbe più problemi né d’inquinamento ambientale, né di risorse energetiche; usando il potere della coscienza collettiva potrebbe controllare automaticamente e in modo naturale l’energia del pianeta. 

Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza.
Il dna sembra essere anche un superconduttore organico in grado di lavorare a una temperatura corporea normale. I conduttori artificiali invece richiedono per il loro funzionamento delle temperature estremamente basse (tra -200 e -140°C ). Inoltre, tutti i superconduttori possono immagazzinare luce, quindi informazioni. Anche questo dimostra che il dna sia è grado di farlo.
Vi è un altro fenomeno legato al dna e ai tunnel spaziali. Normalmente questi minuscoli tunnel sono altamente instabili e durano soltanto una frazione di secondo. In certe condizioni però si possono creare dei tunnel stabili in grado di formare delle sfere luminose. In alcune regioni della Russia queste sfere appaiono molto spesso. In queste regioni le sfere a volte s’innalzano dalla terra verso il cielo, e i ricercatori hanno scoperto che possono essere guidati dal pensiero.
Le sfere emettono onde a bassa frequenza che vengono anche prodotte dal nostro cervello, quindi sono in grado di reagire ai nostri pensieri. Queste sfere di luce hanno una carica energetica molto elevata e sono in grado di causare delle mutazioni genetiche. Anche molti operatori spirituali producono queste sfere o colonne di luce, quando si trovano in uno stato di profonda meditazione o durante un lavoro energetico. In alcuni progetti per la guarigione della terra queste sfere vengono catturate anche nelle foto. In passato di fronte a questi fenomeni luminosi si credeva che apparissero degli angeli. In ogni caso, pur mancando le prove scientifiche, ora sappiamo che persone con queste esperienze non soffrivano affatto di allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nella comprensione della nostra realtà.
Anche la scienza “ufficiale” conosce le anomalie della terra che contribuiscono alla formazione dei fenomeni luminosi. Queste anomalie sono state trovate di recente anche a Rocca di Papa, a sud di Roma. 

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Fonte: www.fosar-bludorf.com (Kontext – Forum for Border Science)

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